Il Secondo Chakra, Svadhisthana

“Dall’uno al due, dalla solidità alla liquidità, dalla sopravvivenza alla generazione della vita”.

Svadhisthana è il centro delle emozioni, della creatività, del desiderio e del piacere sessuale.

Mentre il primo chakra è fortemente legato alla sopravvivenza e vede l’atto sessuale come unico mezzo per la prosecuzione della specie, il secondo chakra vive la sessualità come desiderio e piacere. Il primo chakra è legato all’energia maschile, alla sopravvivenza intesa come lotta, il secondo all’energia femminile e alla sopravvivenza intesa come rifugio sicuro.

La sua sede è all’altezza del ventre, il luogo predisposto ad accogliere il frutto, nell’atto del concepimento, il luogo dove la vita si incarna e si manifesta, è la sede del desiderio, dell’attrazione, del piacere, del legame con il mondo e con la realtà (cordone ombelicale). È il collegamento armonico con la natura, che si rigenera e rinasce ad ogni primavera, e la materia che prende nuove forme, un puro atto creativo. È associato alla parte del cervello che governa la memoria a breve termine, le emozioni, l’apprendimento e la creatività.

Da un punto di vista storico è associato al momento in cui l’uomo e passato dal vivere nelle caverne al creare una tribù e avviare l’agricoltura.

Il colore associato a Svadhisthana è l’arancione che simboleggia l’armonia, l’equilibrio e la vitalità, intesa come salute. Nello schema energetico dei chakra si trova tra il rosso del primo e il giallo del terzo, la stessa posizione che ha nello spettro cromatico luminoso.

Elementi collegati

Colore: Arancione, simbolo della sessualità armonica e della creatività; rappresenta la vitalità, la salute e la fertilità. Sentirsi in sintonia con questo colore significa essere in pace con se stessi e con gli altri.

Elemento: L’acqua, simbolo di purezza e fonte della vita. È anche il liquido amniotico, che avvolge e protegge il bambino durante i nove mesi della gestazione.

Simbolo: È un loto di colore arancione, secondo l’esperienza di alcuni maestri yoga; ha sei petali al cui interno ci sono le sei consonanti «h, bh, m, y, r, l» rilucenti come folgori, alla cui base spicca una falce di luna.

Parti del corpo: La lingua, sede del gusto, anche nel senso di “gustare la vita” con tutto quello che concerne il piacere fisico in senso lato. Le mani e la facoltà di prendere. Gli organi genitali e l’apparato urinario.

Ghiandole: Gonadi

Senso: Il gusto

Profumo: Arancio, salvia e sandalo.

Pietre collegate: L’opale, l’ambra, la calcite, la corniola e tutte le pietre di colore arancione.

Pianeta: La luna, è il pianeta che esercita una forza di attrazione sulla terra, questa incide maggiormente sulle masse liquide poiché soggette alla deformazione, da qui il fenomeno delle maree. Allo stesso modo, le emozioni, legate all’elemento acqua incidono sui comportamenti che vengono influenzati da passioni e desideri, controllando le scelte e le azioni che si compiono tutti i giorni.

Arcangelo: Gabriele

Mantra: Vam, la lettera «va» pronunciata facendola risuonare nel naso.

Perché è importante che il secondo chakra sia in armonia.

Come abbiamo già detto al secondo chakra è legato il piacere e il desiderio sessuale, in una società come la nostra in cui la sessualità è vissuta ancora oggi come tabù, è importante mantenere in equilibrio questo chakra, in esso è racchiusa la sintonia che abbiamo per noi stessi e il modo in cui viviamo la sessualità, oltre all’istinto sociale, il senso di fratellanza e di riconoscimento nell’altro. Quando è in armonia il rapporto con il partner è sano, c’è rispetto e amore, senza possessività e desiderio di dipendere completamente dall’altro.

È il collegamento con Madre terra e con tutto quello che in essa risiede e coesiste: piante, animali, minerali e persone; se il secondo chakra è in armonia c’è armonia anche con la natura, ci si sente parte di essa e non più nemici od oppressori, al contrario quando questo legame manca ci si sente pieni di rabbia e paura, inclini alla depressione, con stati d’ansia cronici. Si vive la vita come un’eterna lotta, senza riuscire a provare un senso di serenità, tutto e tutti sono nemici con cui scontrarsi e lottare ogni giorno.

Se si ha un buon rapporto con il cibo e tendenzialmente si evitano tutti quei cibi e comportamenti nocivi per la salute del corpo, il secondo chakra sta lavorando bene.

Come riarmonizzare il secondo chakra

Il modo migliore è rientrare in contatto con l’elemento acqua, facendo lunghe nuotate in mare o in piscina; bere tanta acqua, cercando di evitare alcolici, bibite gasate o succhi di frutta acquistati dai supermercati; meditare almeno 5 minuti al giorno, con la schiena ben dritta vocalizzando la O, magari utilizzando degli oli essenziali (ideali l’arancio e il sandalo) con i pratici diffusori per ambienti o le pietre legate al secondo chakra, come la corniola o l’opale di fuoco.

Noi proponiamo un metodo ancora più semplice, C.O.R.E ZED. La nostra cabina è stata ideata per sperimentare un’esperienza multisensoriale, attraverso l’unione di Aromaterapia, Cromoterapia, Musicoterapia, Cristalloterapia e il sale come catalizzatore, in questo modo è possibile attivare tutti gli aspetti fisici del corpo attraverso i 5 organi di senso, grazie alla coesione delle diverse terapie olistici si ha la possibilità di ritrovare il livello energetico ideale, e far emergere così la parte più vera della nostra essenza.

“Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra,
varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.”


ALDA MERINI