I 7 Chakra

In questo articolo parliamo dei 7 chakra e delle relazioni con gli organi, la personalità e con le caratteristiche psicofisiche.

Cosa succede ad una persona se un determinato chakra è aperto, bloccato o chiuso? Qual è la relazione tra i chakra e la malattia? Come possiamo riequilibrare i chakra?

Approfondiamo i 7 chakra e le dinamiche interconnesse con l’individuo, grazie al Dr. Nader Butto.
Medico che in decenni di pratica medica e ricerca scientifica, ha acquisito una profonda conoscenza del corpo energetico, fino ad arrivare a sviluppare un personale metodo di medicina energetica integrativa. 

I 7 chakra

  • 1° chakra o centro del coccige (Muladhara)
  • 2° chakra o centro del sesso (Svadhishthana)
  • 3° chakra o centro del plesso solare (Manipura)
  • 4° chakra o centro del torace (Anahata)
  • 5° chakra o centro della gola (Vishuddha)
  • 6° chakra o centro della fronte (Ajna)
  • 7° chakra o centro della Divinità (Sahasrara)

Cosa sono i chakras

I Chakra, dal sanscrito ruota o vortice, sono i centri energetici attraverso i quali viene assorbita l’Energia Universale, conosciuta anche come prana. Alimentato il nostro corpo energetico, grazie ad una fitta rete di canali, chiamati meridiani energetici.

1° chakra o centro del coccige (Muladhara)

Il primo chakra è legato alla quantità di energia vitale del fisico e determina il desiderio e la volontà della persona di vivere in modo fisico e materiale.

Costituisce un fondamento essenziale per il resto dei centri energetici dato che è quello che consente all’energia terrestre di raggiungere la nostra struttura energetica Vitale.

Il primo centro influisce sui bisogni primari per la sopravvivenza fisica, che si manifesta sia con la preoccupazione di ottenere cibo e beni materiali, sia con il bisogno sessuale come scopo della continuità della specie.

L’energia di questo Chakra è di colore rosso e si concentra nel corpo fisico. È collegato alle strutture con un aspetto solido come: ossa, muscoli, colonna vertebrale, unghie, denti, midollo osseo e sangue.
Gli organi legati a questo centro energetico sono i reni, gli ureteri e le ghiandole surrenali.

Se questo Chakra è ben aperto la persona gode del mondo materiale vive in armonia con la terra. Se non è bilanciato a causa della sofferenza continua di una mancanza materiale, la persona si sentirà poco sicura nel campo materiale.

I blocchi sul primo chakra

Un blocco di questo centro potrebbe essere causato da un conflitto profondo di territorio che viene considerato un conflitto esistenziale .

Non necessariamente deve esserci un conflitto esistenziale profondo per chiudere questo centro, infatti nei bambini e nei ragazzi basterebbe una continua mancanza materiale.

Le persone che hanno questo centro chiuso, passano tra la gente senza essere avvertiti e hanno la testa fra le nuvole, sono molto sensibili e si spaventano facilmente, sono continuamente stressati e con un forte senso di insicurezza in sé stessi e negli altri.

Dal punto di vista fisico, la loro vitalità è bassa e hanno la pelle pallida. Possono avere dei segni di sofferenza negli organi del primo segmento come i reni che risultano spesso indeboliti, soggetti a calcoli renali, a causa della mancanza di energia in quegli organi.

2° chakra o centro del sesso (Svadhishthana)

Il Secondo Chakra è legato all’attività sessuale, se è aperto permette di riceve e dare amore.

La sua quantità e qualità di energia viene determinata durante la fase di sviluppo, poiché il contatto fisico da parte dei genitori ai figli è di grandissima importanza e viene considerato come equivalente dell’amore sessuale.

Quindi dal punto di vista qualitativo, l’equilibrio di questo centro è determinata dall’energia ricevuta in maniera equilibrata dai genitori stessi.

Lo squilibrio energetico ricevuto, o dal padre o dalla madre, terminerà in un’aberrazione del comportamento sessuale, portando all’omosessualità o al lesbismo.

Questo centro è in rapporto con il desiderio sessuale e con il dare e ricevere piacere: se questo centro è aperto la persona ha molta forza e vitalità sessuale che vengono espressi in maniera naturale.

I blocchi sul secondo chakra

Al contrario, se il secondo chakra è bloccato o scarico, si presentano conflitti, inibizioni, malattie e disagi legati alla zona sessuale, in modo differente nell’uomo e nella donna.

L’energia di questo chakra è di colore arancio e gli organi collegati al secondo chakra sono:

  • Nella donna: vagina e uretra, parte dell’ultimo tratto dell’intestino crasso, l’utero, ovaie e vescica urinaria.
  • Nell’uomo: testicoli, pene, prostata, uretra, vescica urinaria, retto, vescicola seminale e ghiandola di Copper.

Il blocco del centro sessuale può essere collegato ad un conflitto sessuale ma anche da traumi infantili: nei bambini che sono stati inibiti in modo aggressivo al fine di evitare la masturbazione, ma anche i bambini che sono stati sollecitati in maniera ossessiva nella pulizia dei genitali.

3° chakra o centro del plesso solare (Manipura)

Attraverso questo centro energetico sentiamo le persone attorno a noi e i nostri sentimenti verso gli altri.

Con questo chakra aperto riusciamo ad amare e a godere della gente che vive attorno a noi, ci troviamo a nostro agio nella società e proviamo sentimenti d’amore, rispetto, perdono verso gli altri.

Allo stesso modo, attraverso questo centro energetico, riceviamo energia degli altri godendo di loro e ricambiandoli con il nostro amore.

I blocchi sul terzo chakra

Se il plesso solare è bloccato i sentimenti positivi come: gioia, autostima, fiducia, si trasformano in negativi, dando spazio all’odio alla gelosia, alla paura.

La causa più frequente del blocco del terzo chakra è rappresentato da un trauma fisico avvenuto nel passato, che ha causato una sensazione di pericolo o di danno al corpo fisico; ad esempio una lesione o un conflitto sociale.

Un blocco completo di questo centro per una profonda paura, porta ad uno stato depressivo e apatico, di trascuratezza totale dello stato di salute, creando le condizioni propizie per lo sviluppo del cancro nella cavità addominale.

Sempre sul piano fisico, un blocco del terzo chakra può indurre malattie come l’ulcera gastrica, morbo di Crohn, gastrite, anemia perniciosa, colon irritabile, colite ulcerosa, iperglicemia o ipoglicemia, coliche; ma anche problemi alla schiena, ernia al disco a livello lombare, distorsione della colonna vertebrale.

Se il blocco energetico è causato da eccessive emozioni o da un forte conflitto inaspettato vissuto con l’isolamento, provoca uno stato di mancanza energetica che può generare ingrossamento della milza, cisti al pancreas, cancro allo stomaco e al fegato.

4° chakra o centro del torace (Anahata)

Il quarto chakra è legato al nostro ambito familiare, al rapporto con i nostri genitori, con figli, il marito o la moglie.

Attraverso questo centro amiamo i nostri cari e godiamo della loro presenza,  lo scambio energetico attraverso il chakra del cuore ci da un profondo piacere nel momento dell’incontro con l’altro, poiché l’energia si moltiplica dando un senso di sicurezza e protezione.

In questo centro si incontrano l’energia proveniente dal Cielo con l’energia proveniente dalla Terra, che, amalgamandosi nel cuore, creano un’energia di colore rosa (in altre tradizioni il colore del quarto chakra è il verde).

Quando questo centro è aperto, accettiamo il nostro caro così come è e gli diamo amore incondizionato senza aspettarci nulla in cambio, perché riusciamo a sentire la luce positiva al suo interno e guardiamo il suo lato negativo con un’altra prospettiva.

I blocchi sul quarto chakra

Il blocco di questo centro avviene quando c’è un conflitto nell’ambiente familiare, dato che si crea una disconnessione del legame energetico d’amore, provocando una diminuzione energetica che si manifesta come tristezza e pena.

Quindi il conflitto di separazione o abbandono è la causa più frequente della maggior parte dei blocchi del quarto chakra.

Ogni sensazione di abbandono crea un blocco nel quarto cento energetico, anche se l’abbandono non è stato provocato intenzionalmente, come nel caso della morte di un coniuge o di un figlio, della separazione o del divorzio.

Quando questo centro è chiuso la persona perde il contatto d’amore con i membri della famiglia. Infatti il blocco energetico causato da un conflitto in famiglia cambierà il suo senso d’amore verso tutto il nucleo familiare.

Con il quarto Chakra bloccato la persona perde il piacere di stare in famiglia e in particolare i ragazzi sentiranno il desiderio di staccarsi il più presto possibile dai genitori, a causa del poco amore ricevuto.

Il blocco completo di questo centro fa perdere qualsiasi interesse verso i figli, il coniuge e la casa, fino ad arrivare all’apatia e all’indifferenza completa nei confronti della famiglia.

Dal punto di vista fisico l’organo colpito, dipenderà dalla qualità dell’abbandono e dal membro della famiglia abbandonato:

L’abbandono da parte di genitore colpisce la struttura profonda del torace, i bronchi, le coronarie, il miocardio e le valvole cardiache.

Un abbandono da parte dei figli provoca nei genitori una patologia ai seni.

Una paura di abbandono di tutta la famiglia per la propria morte, crea una patologia nei polmoni.

L’abbandono da parte della mamma può causare una polmonite al lato sinistro, mentre se avviene da parte del padre la provocherà al lato destro.

La paura di amare per paura dell’abbandono, crea delle reazioni di difesa colpendo il pericardio.

5° chakra o centro della gola (Vishuddha)

Il quinto chakra è il centro dell’auto-espressione, è legato allo studio e alla professione, e attraverso esso avviene la nostra comunicazione con il mondo esterno.

Quando questo chakra è aperto riusciamo ad esprimerci liberamente con voce ferma. Si trova nella sua piena attività specialmente quando ci esprimiamo nell’ambito della missione in questa vita, cioè quando le proprie intenzioni sono allineate con la propria missione,

Di colore blu, il quinto chakra non ha solo una funzione espressiva ma anche percettiva.

Se il quinto chakra è aperto capiamo facilmente il significato dello stimolo esterno e se è ben sviluppato riusciamo a percepire il profondo senso dell’esistenza, il significato di ogni forma, la vera intenzione delle persone intorno a noi; prescindiamo dalle esteriorità e diamo più importanza all’interiorità.

I blocchi sul quinto chakra

Il blocco di questo centro avviene quando i genitori impediscono al bambino di esprimersi liberamente, oppure quando si impedisce al bambino di piangere a voce alta, o quando i genitori gli impediscono di gridare per non dare fastidio, etc.

Un’altra fase importante nella quale si manifesta il blocco del quinto chakra è durante la scuola, in cui il bambino è costretto a stare zitto e soprattutto se viene ridicolizzato davanti ai compagni.

Anche successivamente, quando il ragazzo dovrà scegliere la sua professione o il proseguimento dei suoi studi, sarà una fase importante: se sceglierà una professione o percorso con il quale si sente realizzato, lo farà con amore e creatività; se invece dovrà seguire le imposizioni della famiglia, non avrà nessuna soddisfazione.

Quando il quinto chakra è completamente aperto, la persona si auto-realizza e si esprime liberamente nel proprio ambito professionale.

Se invece il centro è completamente bloccato sarà una persona totalmente silenziosa e il lavoro non avrà più alcun significato, farà esclusivamente quello che gli viene richiesto.

A livello fisico si manifestano due tipi di sintomi e malattie: il primo è un blocco con un aumento della tensione, il secondo è un blocco con mancanza di energia.

Nel primo caso, tutta la muscolatura della zona anteriore laterale del collo è contratta, le corde vocali sono tese, la voce si stanca facilmente fino a diventare rauca.

Se questo stato di tensione si prolunga per molto tempo si manifesterà una iperattività della ghiandola tiroidea causando ipertiroidismo tutti i sintomi collegati a questa condizione

Nel caso di uno stato di mancanza di energia, questo può essere il risultato di un blocco prolungato che ha causato un esaurimento dell’energia, oppure un eccessivo consumo energetico.

Se questa condizione di esaurimento energetico si protrae a lungo, si arriva allo stato di degenerazione cellulare per mancanza di energia vitale, che può portare a malattie più gravi come il cancro della tiroide o linfoma delle corde vocali.

Un’ultima considerazione interessante riguarda le persone che si succhiano il dito o si mangiano le unghie: dall’esperienza clinica è stato evidenziato che queste tendono più facilmente a chiudere il quinto chakra.

6° chakra o centro della fronte (Ajna)

Il sesto chakra è situato leggermente sopra la linea che collega le sopracciglia ed è conosciuto anche con il nome di terzo occhio.

E’ un centro puramente mentale ed è connesso con la nostra capacità di visualizzare e immaginare.

In questo chakra si sviluppano i concetti mentali e si crea la forma con la quale vediamo la realtà esterna. Attraverso esso crediamo nei progetti per la vita e progettiamo il futuro nel nostro corpo energetico.

Il sesto chakra è il centro del mistero e dell’occulto, ci spinge a cercare nell’occulto per capire il mistero della nostra esistenza. L’energia di questo centro è di colore viola.

Se è pienamente sviluppato, l’energia proiettata verso la ricerca si rifletterà come proiezione extrasensoriale.

Quando questo centro è aperto abbiamo le idee chiare, la capacità mentale sviluppata, la memoria visiva accentuata, una spiccata capacità di immaginazione e riusciamo a ricordare i sogni senza fatica.

I blocchi sul sesto chakra

La causa più frequente del blocco di questo chakra è la frustrazione per la mancanza di realizzazione di un progetto importante, ad esempio il fallimento della propria azienda, o la paura causata da un trauma frontale, ad esempio un incidente stradale.

Quando questo centro è bloccato l’individuo comincia ad avere concetti mentali confusi, vede la realtà in maniera negativa, si riduce la creatività, perde l’entusiasmo di progettare, si rassegna, ha paura del mistero, nega l’esistenza di fenomeni paranormali e accusa le persone che vi si dedicano.

Dal punto di vista fisico, il blocco, anche parziale, del sesto chakra può causare dolore alla testa, rinite allergica, stanchezza dei muscoli e degli occhi, miopia, ipermetropia e astigmatismo; può anche causare mancanza di energia a livello cerebrale.

7° chakra o centro della Divinità (Sahasrara)

Attraverso il settimo chakra percepiamo il nostro cammino e la nostra intimità spirituale, è il centro del Divino con il quale percepiamo l’essenza spirituale cosmica e riusciamo a sentire Dio.

Quando questo centro è ben aperto sentiamo Dio come un’energia primordiale dalla quale proviene tutto ciò che ci circonda, l’essenza vitale che si manifesta in tutto.

Nella tradizione, l’energia di questo chakra è associata al colore oro o al bianco.

Quando entra l’energia attraverso questo centro godiamo di Dio in tutte le sue manifestazioni, vediamo che tutte le creature non sono altro che una parte di questa essenza divina e percepiamo che noi stessi ne facciamo parte.

Se la connessione spirituale con Dio è debole, si avrà un indebolimento del corpo energetico spirituale, poiché c’è una separazione dalla fonte di alimento.

Quando la persona non è cosciente della propria natura spirituale e del bisogno del sostegno spirituale, sviluppa senza accorgersene la possibilità di contrarre malattie nel corpo spirituale che prima o poi si manifesteranno nel corpo fisico.

I blocchi sul settimo chakra

Se commettiamo azioni che portano al blocco energetico, che provocano paura, odio, angoscia, gelosia, ecc, non godiamo più del piacere di ricevere e non sappiamo più esprimere amore; allora il flusso energetico si blocca e l’energia ristagna, diminuendo sempre di più.

Questa situazione ci porta ad uno stato di sofferenza psicologica come malinconia, depressione, dolore e malattia fisica.

La chiusura del settimo Chakra può essere provocata anche dalla paura di Dio, creata nelle diverse religioni, che impedisce alla persona di arrivare allo stato di illuminazione.

Il rapporto con la forza cosmica Divina dovrebbe essere un rapporto d’amore, rispetto e piacere; solo allora possiamo sentire che facciamo parte del Divino e della creazione, solo così possiamo fonderci con la luce eterna ed arrivare all’illuminazione.

Quando questo centro è aperto siamo altamente intuitivi, ispirati e creativi; sentiamo una voce interiore che ci guida, abbiamo fiducia in questa e arriviamo al massimo della nostra realizzazione.

Quando il settimo chakra è chiuso ci si sente distaccati dall’essenza divina, la persona non solo non sente questa presenza, ma addirittura la nega poiché è invisibile e impercettibile.

Dal punto di vista psichico, la persona potrebbe avere episodi di blocco o vuoto mentale e sentirsi totalmente impossibilitata a svolgere qualsiasi attività intellettiva.

La chiusura di questo chakra avviene anche per forti spaventi, come accade spesso in un incidente stradale.

Tratto dal libro “Il settimo senso” di Nader Butto, nel quale l’autore illustra e chiarisce diverse leggi universali e approfondisce il mondo energetico, realizzando una fusione fra i diversi aspetti della vita: fisico, mentale e spirituale.

Come riequilibrare i chakra

In conclusione, voglio segnalarti alcune discipline e pratiche grazie alle quali è possibile lavorare sul corpo energetico per riequilibrare i chakra e il flusso di energia nell’organismo.

Oltre al metodo di Medicina Energetica Integrativa di Nader Butto – tra le cui tecniche ti segnalo Lavaggio Energetico Emozionale – ti consiglio alcune pratiche e discipline per lavorare sul corpo energetico e, in generale, per operare sui “corpi sottili”.

  • Agopuntura: la medicina più antica del mondo attraverso la quale è possibile sboccare il flusso di energia nei meridiani e riequilibrare i chakra.
  • Yoga: la disciplina principe che racchiude l’antica saggezza dei maestri spirituali indiani grazie alla cui pratica è possibile mantenere in armonia l’energia vitale e riequilibrare i chakra attraverso la pratica della Asana.
  • I 5 tibetani: una serie di esercizi che derivano dallo yoga, ideali per sbloccare l’energia stagnante ed aumentare il livello energetico del corpo.
  • Pranayama: grazie al respiro consapevole è possibile sciogliere blocchi energetici attraverso precisi esercizi di respirazione guidata.
  • Terapia del suono: attraverso le il suono è possibile armonizzare l’energia, grazie all’ascolto di determinate frequenze, come ad esempio le campane tibetane armoniche o i binaural beats.
  • Mantra: anche il suono dei mantra agisce a livello energetico grazie al potere delle vibrazioni sonore dei sacri canti indiani e tibetani.
  • Reiki: una delle più conosciute tecniche per lavorare sul corpo energetico in modo molto profondo.
  • Meditazione: la pratica della meditazione associata alle visualizzazioni mentali, è una tecnica molto utile da poter svolgere in autonomia.
  • Cristalloterapia: l’uso di pietre minerali e cristalli per armonizzare l’energia dei chakra è una delle pratiche più antiche.

I 7 chakras la relazione con gli organi e la psiche di Simone Coglitore

Quando un numero sufficiente di persone sarà nel flusso dell’evoluzione, trasmettendo sempre energia agli altri, creeremo una nuova cultura, in cui i nostri corpi vibreranno a livelli sempre più elevati di energia e percezione.

 

(Dal film la Profezia di Celestino)

Author AnnaLaino